EurEthICS ETSIA

EurEthICS ETSIA… standard di certificazione di alto livello in vari campi – ovviamente lo sport, ma non solo – compresa l’applicazione del Quadro Europeo delle Qualifiche per vedere riconosciuti questi standard in tutta l’UE ” Cit. European Parliament News Edition 547 4 ottobre 2017

EurEthICS ETSIA ® è un istituto con sede a Bruxelles – Belgio e registrato presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Certificato di Registrazione n ° 016602526), ​​che fornisce certificazioni per servizi educativi. Il controllo della qualità si basa sul lavoro sinergico dei due uffici dell’istituto: EurEthICS Training Needs and Certification Office e ETSIA Office per le scuole e la registrazione degli insegnanti. EurEthICS ETSIA è partner ufficiale della Settimana Europea dello Sport un’iniziativa della Commissione Europea e della European Platform for Sport Innovation, House of Sport, che partecipano all’European Sport Forum. I regolamenti e i principi di EurEthICS ETSIA si basano sull’art. 165 TFUE e sull’acquis dell’Unione europea (legislazione generale e raccomandazioni combinate con le migliori pratiche sviluppate nel quadro dei programmi europei come Erasmus Plus e LIFE), ma anche sul quadro europeo delle qualifiche EQF, ECVET, strumenti ESCO, Europass ecc. I metodi di certificazione EurEthICS ETSIA sono conformi ai descrittori di livello del Quadro europeo delle qualifiche nonché alla ISO / IEC 17024: 2012 Valutazione della conformità – Requisiti generali per gli organismi che gestiscono la certificazione delle persone (ISO 17024 Licensed to Eurethics Training Academy

Number: OP-22926 di il 19/08/2014).



  • L’associazione culturale Seiken Shudo Kai Shito Ryu si è costituita nel novembre 1998. Essa non ha scopo di lucro e si propone, attraverso lo studio delle culture e delle filosofie orientali (con particolare riferimento a quelle giapponesi), unitamente allesercizio di pratiche corporee, di promuovere e diffondere lo stile originale Shito Ryu di Karate-do.

    La denominazione Seiken Shudo Kai, che significa letteralmente Scuola della vera via della mano, rappresenta quello che è il reale scopo dell’associazione: conoscere ed approfondire l’autentico sviluppo del Karate-do (via della mano vuota) nato ad Okinawa e in seguito diffusosi in Giappone, attraverso lo studio di documenti storici dello stile Shito Ryu e la pratica con i maestri che seguono la scuola del fondatore (Mabuni Kenwa, 1889-1952).

    L’associazione non ha finalità agonistiche ed è estranea ad ogni federazione o organizzazione sportiva. E’ retta da uno Statuto e da un Regolamento Tecnico-Didattico che ne organizzano lattività sociale. Si avvale di un Direttore Tecnico (Shihan) e di più Responsabili di Zona (Hanshi) che coordinano lattività culturale, tecnica e didattica ai vari livelli e nei diversi territori di competenza.

    La Seiken Shudo Kai Shito Ryu, che conta oggi circa 500 iscritti tra lItalia centro-settentrionale e la Svizzera, è aperta a tutti coloro che volessero conoscere o approfondire lo Shito Ryu, anche se già praticanti di stili diversi (previa espressa domanda al Consiglio Direttivo e nel rispetto dellArt.11 Reg.T.D.).



Il Centro Sportivo Italiano è un’associazione senza scopo di lucro, fondata sul volontariato, che promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio. Tra le più antiche associazione di promozione sportiva del nostro Paese, il CSI risponde ad una domanda di sport non solo numerica ma qualificata sul piano culturale, umano e sociale. Da sempre i giovani costituiscono il suo principale punto di riferimento, anche se le attività sportive promosse sono rivolte ad ogni fascia di età. 

Educare attraverso lo sport è la mission del Centro Sportivo Italiano. Questo è ormai consolidato nella prassi e nella coscienza dell’associazione a tutti i livelli. Lo sport inteso dal CSI può anche essere uno strumento di prevenzione verso alcune particolari patologie sociali quali la solitudine, le paure, i timori, i dubbi, le devianze dei più giovani. Un’attività sportiva organizzata, continuativa, seria, promossa da educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli del proprio “mandato” educativo, infatti, aiuta i giovani ad andare oltre, ad abbandonare gli egoismi e ad affrontare la strada della condivisione, della sperimentazione del limite, della conoscenza di sé. Proprio per questo, il CSI prevede un’articolazione della proposta sportiva nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, permettendogli in tal modo di scoprire il meglio di sé, di imparare a conoscere il proprio corpo, a valorizzarlo, a stimarlo.